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Digitale: da strategia a servizio
- 24 Settembre 2015
- Pubblicato da: Giulia Pennelli
- Categoria: ecommerce newmedia Technology

Il digitale da strumento di marketing a necessità. Il mobile-commerce come un’onda inarrestabile. E un mito da sfatare: «I siti non sono contro il commercio tradizionale, né si vogliono sostituire ai brand, semplicemente sono parte del processo di acquisto».
Più che un cambiamento si sta assistendo ad un’accelerazione mai vista: in generale grazie al mobile, che cresce dell’1% al mese (vale il 72% del traffico), qualcosa che abbiamo tutti in tasca, è cambiato l’approccio all’e-commerce, e questo riguarda anche i giovani.
Fino a oggi abbiamo parlato troppo di marketing, quando al contrario l’e-commerce è diventato un bisogno o un servizio a seconda che si guardi al cliente o a un operatore.
Come per l’avvento dei grandi magazzini: nessuno ha mai pensato che il pubblico non amasse i negozi di quartiere, ma che volesse qualcosa di più e più velocemente.
L’e-commerce è uno sviluppo del commercio che ha chiesto in qualche modo il consumatore: ci permette di non fare code al posteggio, di entrare in un negozio quando siamo a casa e di uscire proprio non se ne parla. Possiamo vedere il nostro oggetto dei desideri senza troppi sforzi e ordinarlo a casa, e qui non c’è nulla di marketing.
È un servizio che voleva il cliente, ed è ormai diventato un elemento fondamentale nelle fasi di acquisto, anche se l’Italia oggi risulta essere uno dei Paesi più arretrati in materia di vendite online, come dimostrano i dati che sostengono che solo il 5% delle imprese italiane vende online.